Innovazione a tavola è un argomento sempre più citato, questa volta però innovare non riguarda il cibo.
Quante volte hai avuto voglia di mangiare qualcosa senza cucinare ed hai ordinato a domicilio?
Probabilmente in passato erano solo pizze, poi anche altri piatti, fino a scoprire la possibilità di mangiare tutto ciò che preferisci sfogliando il menu dal tuo smartphone ed ordinando in un click.
La principale app per ordinare a domicilio è JustEat, società nata in Danimarca nel 2000, oggi con sede a Londra e diffusione in tutti i principali paesi europei, Italia inclusa con l’acquisizione di diversi marchi.
Tramite questa piattaforma il cliente ordina il cibo prescelto, ed il ristoratore ottiene nuovi clienti rispetto a quelli che entrano per sedersi e mangiare in sala. Tutto questo con una commissione sugli ordini a carico del ristoratore.
Cosa c’entra quindi con le banche?
Oltre a consentire a ristoranti e pizzerie di essere trovati dai clienti a cui consegnare cibi a domicilio, Just Eat ha da qualche tempo iniziato a concedere prestiti economici ai ristoranti.
Affidandosi alla piattaforma Funding circle e per ora solo in Gran Bretagna, Just Eat concede prestiti ai locali della piattaforma che ne fanno richiesta.
Quali sono le basi su cui concede credito?
L’affidabilità che il locale è in grado di dimostrare.
Ecco la grossa differenza: Just Eat è già in grado di conoscere informazioni sensibili dei locali presenti nella piattaforma:
- Quanti ordini vengono fatti
- Qual è il livello di soddisfazione dei clienti
- Come vengono gestiti i clienti
Nel caso in cui un ristoratore volesse rivolgersi ad una banca, sappiamo bene attraverso quali processi, filtri e percorsi ad ostacoli si troverebbe a passare. E molto probabilmente non riuscirebbe ad avere il prestito, con il rischio di non portare avanti la sua attività.
Just Eat invece, aiutando finanziariamente il locale guadagna in tre diversi modi:
- Dagli interessi come farebbe esattamente una banca
- Fidelizzando il locale alla piattaforma
- Aiutandolo a crescere, ottenendo quindi nuovi clienti, e un maggior numero di ordini con commissioni
Ma soprattutto facendo dipendere la valutazione dell’affidabilità da elementi differenti rispetto a metodi anacronistici ed ormai inutili.
I feedback, le valutazioni dei clienti (che sono reali in quanto hanno ordinato attraverso la piattaforma), diventano quindi i principali elementi in grado di garantire il vero valore del locale: la soddisfazione che creano nella clientela.
Come abbiamo visto sempre in ambito bancario questa storia racconta come il mondo bancario sia il più a rischio di scomparsa, nel momento in cui non sia in grado di adeguarsi al cambiamento e all’innovazione in corso.
Fare INNOVAZIONE amiamo ripetere è un dovere, non una scelta.
Il mondo bancario è probabilmente tra i più lontani dal termine innovazione, non tanto per quel che riguarda la componente “visibile” online.
Tutte le banche hanno un sito, il cosiddetto “home banking” con cui ci troviamo sempre più frequentemente ad interagire.
Questo non basta per fare innovazione! Farla significa avere le proprie persone dedicate alle soluzioni per i clienti, trovando nuovi approcci.
E se vuoi parlarne insieme a noi per la tua attività, anche se non sei una banca, contattaci per una chiacchierata.
Vedremo insieme come innovare nella tua azienda.